Davide
Dopo quanto scritto a fianco da Elisa credo che a nessuno potrà mai importare tanto di chi io sia. Comunque qualche riga la scrivo uguale, giusto per far sapere a chi visiterà questo sito che esisto pure io. Chi sono? Intanto comincio col dire che mi chiamo Davide. Nel 2005 ho avuto la fortuna di incontrare la sopra citata quasi per caso. Fu amore a prima vista per lei e le sue due siberian. Fascino nordico dice qualcuno oggi, anche se Elisa è una romagnola doc con annessi e connessi. Mai e poi mai avrei immaginato di trovarmi anni dopo a raccontare di noi e di un allevamento di cani di nostra proprietà. Certo la voglia di avere un cane l’ho sempre avuta, ma per problemi condominiali in merito alla detenzione di animali, fino a 3 anni fa, mi era stato detto che potevo tenere solo mia sorella e mi sono adeguato. Una volta cambiata la normativa diciamo che ne ho leggermente approfittato. In casa mia è arrivato dapprima Avatar, poi via via la famiglia si è allargata a vista d’occhio, così come le bocche da sfamare. Ma andiamo per ordine. Come raccontavo sopra la mia passione per i cani ha origini quasi infantili.
Il problema è che quasi 30 anni fa mi fu detto dai miei genitori che solo quando sarebbero andati in pensione avrei potuto prendere quell’oggetto del desiderio chiamato cane. Come ben si sa i bambini non dimenticano le promesse e diciamo che una volta andati in pensione i miei hanno dovuto pagare dazio per il loro verbo. Scherzi a parte parlare di quel che oggi abbiamo una decina di anni fa mi sarebbe sembrata una cosa incredibile. Eppure siamo qua a scriverne, a mostrare ciò che abbiamo fatto in questi anni. Ora, pensare di essere arrivati può sembrare ai più una follia, ma anche quando siamo partiti con i nostri sogni e le nostre speranze eravamo considerati da tutti come dei folli. Sono convinto che la passione per la cinofilia ce l’hai dentro, nasce e cresce con te e non è un qualcosa che ti viene con il tempo. Oggi sono qua a scrivere di un qualcosa che ho sempre sognato e forse queste poche righe non bastano per raccontare una vita intera e dare la sensazione di ciò che provo. Le mie ultime parole sono ringraziamenti speciali e li rivolgo a chi con una sguardo mi ha fatto capire che per essere importante nella vita di qualcuno non serve necessariamente regalare gioielli o oggetti costosi. Basta veramente poco, a volte solo un biscotto a forma di osso. Grazie Baden, Raya e Baby. Se ho speso gli ultimi 7 anni della mia vita in qualcosa che ne valeva veramente la pena è solo merito vostro.